Definiamo paziente acuto chi si trova all’improvviso in una condizione di disagio, con dolori e integrità compromessa. Per questo motivo, molto spesso è una persona agitata, nervosa, arrabbiata. Pretende un intervento immediato, unico e risolutivo. E un intervento immediato è possibile: spesso la condizione di emergenza è data da un blocco motorio, da una contrattura da sforzo fisico inusuale. Se si interviene subito, si ha la possibilità di evitare posture e contratture di compenso che si creano dopo due o tre giorni dal trauma, cosa che succede per salvaguardare il trauma originale.
L’intervento del terapista prevede quindi una diagnosi differenziale accurata e un lavoro sia sul trauma originario sia sul compenso, se questo si è già fermato. Spesso vengono affidati al paziente esercizi che sono in grado di ostacolare tali situazioni.
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